“Personalmente l’emergenza sanitaria non ha avuto un grossissimo impatto nella vita quotidiana – comincia così la nostra chiacchierata – fortunatamente l’azienda per la quale lavoro si occupa di formazione professionale e dopo un breve periodo di sospensione siamo già ripartiti con la modalità a distanza.
Dal punto di vista calcistico – afferma – c’è invece il rammarico di aver lasciato incompiuto il lavoro intrapreso da agosto. Sono in contatto con i ragazzi che chiaramente sperano ancora nella ripresa a tal proposito e meritano i miei complimenti in quanto molti di loro continuano ad allenarsi autonomamente.
Belviso analizza le prime ventisei giornate della sua squadra: “È stata una stagione molto complicata. Dopo la promozione tutto lo staff tecnico e dirigenziale si è trovato ad affrontare situazioni nuove, abbiamo cambiato molto rispetto allo scorso anno e abbiamo avuto una serie infinita di problemi non per ultimo il fatto di esserci trovati da dicembre con una rosa molto corta. Nonostante tutto i ragazzi non hanno mai mollato e sicuramente c’è il rammarico di non sapere come sarebbe andata a finire – ammette – raggiungere la salvezza anche se attraverso i playout era un obbiettivo alla nostra portata con ancora quattro giornate da giocare.
“Ritengo che il campionato non potrà riprendere – dichiara il tecnico in merito all’ipotesi sempre più reale di una sospensione definitiva – personalmente credo non ci siano le condizioni nemmeno nel professionismo in questo momento.
Siamo certamente tutti in attesa di capire come la Federazione riterrà di gestire le promozioni e retrocessioni: di certo vanno salvaguardati gli enormi sacrifici economici fatti dalle società e di conseguenza annullare la stagione sarebbe un’ingiustizia per molti. Una soluzione potrebbe essere quella di lasciare alle società la scelta del campionato a cui partecipare, anche rispetto alle ripercussioni che la crisi post Covid-19 avrà sull’intero mondo dilettantistico.
A tal proposito – in chiusura – per salvaguardare l’intero movimento spero che la Federazione andrà in contro alle società. Per molti già la sola quota d’iscrizione potrà essere un problema e di certo ci sarà un ridimensionamento generale. Restiamo comunque ottimisti e speriamo di poter riprendere il prima possibile a coltivare questa nostra grande passione, chi ama il futsal non mollerà, ne sono certo”.