Il personaggio del mese: Giovanni Rutigliani, il metronomo del futsal

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Giovanni Rutigliani da Ruvo di Puglia, nato il 9 giugno del 1984, professione metronomo.

Nell’estate del 2004, Giovanni a vent’anni passava al calcio a cinque, nella squadra della sua città. Tutti aspettavano al Pala Colombo con grande curiosità il brasiliano arrivato dalla capitale, dalla Serie A, tale Sergio Scavassa. Ebbene sì, il talentuoso laterale offensivo di Araçatuba risulterà determinante nel Calcetto Ruvo nella stagione 2004/2005, con il triplete, ma il vero grande acquisto in squadra fu proprio quello di Rutigliani nel ruolo di centrale di difesa.

Con la sua tecnica, con i suoi tempi, ordinato e diligente, Giovanni impiegherà poco tempo ad entrare nei meccanismi della disciplina e soprattutto della squadra allenata da un acerbo ma già vincente Massimiliano Bellarte. Giovanni era reduce dalle esperienze nel calcio, nelle giovanili della Ruvese, del compianto presidente Mimmo Ciliberti, e nel Bari, con trascorsi successivi tra i campionati di Eccellenza e Promozione, a Ruvo, quindi a Bisceglie, Andria e Barletta. Triplete, così lo chiameremmo oggi il trittico di successi Coppa Puglia – Coppa Italia di Serie C – campionato regionale. Il primo trofeo arrivava a dicembre, ai rigori, nel doppio confronto contro il CSG Putignano. Per la coppa Italia nazionale bisognava superare a fatica in semifinale un ostico Cus Teramo, ancora una volta ai rigori, prima dell’apoteosi contro il Dream Team Viareggio. Ancor più emozionante il finale thrilling in campionato con il successo in extremis nel girone A di Serie C1 e la vittoria nel doppio confronto contro il Martina Calcio a 5 di mister Mastrocesare. Un anno denso di emozioni, una stagione palpitante e ricca di successi, insomma per tutti un’annata indimenticabile. Ragazzi come l’omonimo Giuseppe, poi Domenico Ingravalle, Giuseppe Cascione, Giuseppe Bucci, l’ex Lazio Sergio Scavassa, Giampaolo Piacenza, Antonio Ruta, Luigi Caldarola, Nico Colangelo, Rocco Amenduni e l’altro brasiliano Albert Gumiero, innesto invernale ad hoc per il salto di qualità definitivo.

Giovanni Rutigliani si è subito distinto tra i migliori di quel gruppo che nella stagione successiva affrontava per la prima volta per Ruvo il campionato di Serie B, sempre con Bellarte in panchina e con l’innesto di altri brasiliani come Anderson Coco Schmitt e Thiago Bortoletto. Bellarte poi andava a vincere il campionato di Serie B a Modugno (2007) mentre Giovanni continuava a dirigere le trame di gioco del suo Ruvo, ridimensionato da diverse partenze e con l’innesto di nuovi stranieri non incisivi però nel salto di qualità. Infatti, la buona vena del gruppo storico non basterà per evitare la retrocessione nel campionato regionale.

La C1 2007-08 è a girone unico. A novembre, Giovanni Rutigliani si trasferisce al Real Molfetta, sempre nella C1 pugliese, in un club che lo cerca con l’ambizione di salire di categoria. Le gioie arriveranno subito con la vittoria della fase regionale di Coppa Italia, al Pala San Giacomo di Conversano, contro la Virtus Monopoli, e il raggiungimento delle semifinali nazionali dove si dimostra più forte la Civis Coleferro. Il piazzamento finale in campionato della squadra guidata da Doriano Catino è un secondo posto alle spalle del Fasano, che vuol dire play off, vinti poi dalla Virtus Monopoli che così si vendica dello smacco subito in coppa. La stagione seguente parte sempre con buoni propositi, il Pala Poli è sempre gremito, ma alla fine a prevalere è la neonata Atletico Giovinazzo di mister Iessi che beffa i biancorossi per un solo punto nella classifica finale. L’avventura nei play off per Rutigliani e compagni è altrettanto beffarda perché si consuma con una sconfitta ai rigori nella finale regionale di Noci contro lo Sporting Modugno. Rigori evidentemente ricorrenti nelle squadre della carriera di Giovanni, nel bene (a Ruvo) e nel male (nel Real).

Nella stagione 2009-10 Giovanni torna a giocare nella sua ex squadra, nel frattempo rinominata Atletico Ruvo e ripescata in Serie B. In squadra non ci sono stranieri, il budget è ridotto. Giovanni è sempre tra i migliori del team ma la retrocessione non verrà evitata. L’avventura che segue però rappresenta un periodo d’oro, infatti, è il triennio al San Rocco Ruvo dei miracoli di mister Rocco Tedone dove Giovanni riparte addirittura dalla Serie C2. Prima arriva il successo in Coppa Puglia vinta a Turi, poi la vittoria del campionato grazie a un blocco di giocatori con esperienze in Serie B, in pratica buona parte dell’Atletico Ruvo più alcuni giovani innesti come Silvio Dell’Olio e Vincenzo Mazzone.
Nella Serie C1 2011-12, il San Rocco arriva addirittura secondo dopo la Salinis. San Rocco guidato in campo da Giovanni insieme agli scatenati Mazzone, Dell’Olio, Forini ed Erragh. Arriva la vittoria della fase regionale dei play off, poi però il percorso s’interrompe contro lo squadrone dell’Odissea Rossano, in Calabria. Stagione fotocopia quella successiva dove a vincere il campionato è la Virtus Rutigliano mentre i ruvesi prima vincono la fase regionale dei play off, poi si fermano al turno nazionale successivo, nel triangolare.
Le ottime prestazioni con il San Rocco del triennio d’oro portano in blocco alla Virtus Rutigliano in Serie B il trio Rocco Tedone – Silvio Dell’Olio – Giovanni Rutigliani. Il tecnico sarà poi costretto a lasciare il suo posto per motivi familiari a Francesco Masi, mentre Silvio e Giovanni si metteranno in evidenza anche lontano da Ruvo raggiungendo con la squadra rutiglianese il terzo posto in classifica, raggiungendo poi anche il terzo turno dei play off promozione.

L’esperienza nella città dell’uva e dei fischietti termina dopo una stagione perché Giovanni torna a giocare a Molfetta, stavolta nelle Aquile. Nella stagione 2014-15, i molfettesi vincono la Coppa regionale di Serie C, per Giovanni si tratta della terza volta dopo Calcetto Ruvo e Real, insieme alla Supercoppa pugliese. Le Aquile vincono anche i play off regionali fermandosi però nella fase interregionale dove è fatale la sconfitta contro lo Shaolin Soccer a Potenza. A dicembre del 2015 avviene il passaggio al Futsal Andria. Sarà il suo ultimo trasferimento, la sua ultima avventura. Il miglior piazzamento in campionato arriva nella stagione 2017-18, con un quinto posto e la semifinale regionale di Coppa Italia, con Danilo Danisi in panchina. Meno brillante l’ultima, quella che corrisponde con la conclusione della carriera agonistica di Giovanni Rutigliani.

L’8 giugno 2019 è il giorno dell’addio, festeggiato esattamente all’età di trentacinque anni. La festa viene organizzata dalla società Futsal Andria, la sua ultima squadra, quella delle ultime tre stagioni e mezza. E’ la partita di addio e si svolge lì dove la carriera sportiva di Giovanni è cominciata, al Pala Colombo di Ruvo. Colleghi in campo e un buon seguito di pubblico rendono omaggio a Giovanni, a dimostrazione della grande stima che l’uomo e lo sportivo Rutigliani rappresenta non solo nel circondario.
Il futuro di Giovanni è già presente, infatti, Rutigliani per la stagione 2019-20 ha intrapreso sin da subito la carriera di allenatore nel settore giovanile delle Aquile Molfetta, alla corte del presidente De Giglio, così come era accaduto da giocatore. Per Rutigliani una carriera che lo ha visto vincere una coppa nazionale, due campionati, tre coppe Italia regionali, una supercoppa Puglia. Soprattutto un Giovanni Rutigliani che nel tempo, con la sua umiltà e con la sua bravura, si è guadagnato la stima di tutti, indistintamente. Un esempio.

di Francesco Dell’Orco