Nove club pugliesi chiedono alla Divisione la sospensione dei campionati

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capurso-molfettaCon una lettera congiunta, undici club partecipanti ai campionati nazionali, tra cui nove pugliesi, hanno chiesto alla Divisione calcio a cinque di sospendere la Serie A2 e la Serie B.

“In seguito all’ evolversi della situazione dell’ emergenza sanitaria su tutto il territorio nazionale – si legge nella comunicazione – considerato che

  • Nelle prime 4 giornate di campionato si sono verificati tantissimi episodi di rinvio gare a causa della positività nei gruppi squadre di uno o più elementi;
  • Nell’ultima giornata (4^) ci sono stati nuovi rinvii considerato che le squadre per 10 giorni hanno dovuto osservare (dalla data della positività accertata) il periodo di quarantena del gruppo squadra;
  • Ci sono società che non hanno ancora disputato una sola partita;
  • Le squadre durante la quarantena non si allenano e pertanto alla ripresa rientrano con un periodo di “fermo” forzato che depaupera la forma fisica e inficia le prestazioni, oltre a generare un’attività ad intermittenza non sostenibile da atleti e società;
  • Se nel gruppo squadra ci sono almeno due positivi (per non parlare di casi di 3, 4 o più) e questi restano tali anche alla ripresa dell’attività, la squadra si ritrova a dover giocare con un roster completamente ridotto. Considerando che il 90% delle squadre fa ruotare mediamente 7/8 giocatori di movimento, l’assenza di 2/3 giocatori (o più) rende le squadre completamente impoverite. Questo anche in contrasto con i principi previsti dalle norme federali per quanto riguarda “la miglior formazione da schierare”;
  • Nelle nostre categorie molti tesserati lavorano o studiano e hanno chiesto di potersi fermare per non mettere in pericolo i propri interessi principali;
  • Anche i tesserati delle squadre Under (spesso minorenni), su indicazione dei loro genitori, stanno frequentemente disertando gli impegni;
  • I campionati sono già falsati da troppi rinvii nonché da gare giocate non ad “armi pari”, in quanto spesso una delle due squadre si è ritrovata a dover giocare con un numero non adeguato di elementi;
  • Lo sport da contatto è evidentemente un veicolo che alimenta il contagio e che comunque la diffusione della pandemia è in piena e costante crescita;
  • Anche la disputa delle gare a porte chiuse rende “meno visibile” il campionato ed è oggetto di disappunto degli sponsor che vedono lesa la pubblicità, la diffusione dei brand sponsorizzati etc;
  • La chiusura e la restrizione subita da interi settori economici complementari allo svolgimento di lunghe trasferte rendono difficili gli spostamenti e le trasferte;
  • Le lunghe trasferte comportano lo stazionamento del gruppo squadra in mezzi di trasporto che non assicurano il contenimento del rischio contagio

Siamo a chiedere di assumere provvedimenti che diano credibilità al proseguo di questa stagione e che potrebbero essere individuati anche nella sospensione dei campionati fino a che le Autorità Sanitarie segnalino un rientro dell’emergenza consentano una ripresa in totale sicurezza.

La comunicazione è stata firmata dai presidenti di Atletico Cassano, Futsal Capurso, Virtus Rutigliano, Aquile Molfetta, Barletta, Bitonto Futsal Club, Canosa, Diaz Bisceglie, Sammichele, Città di Potenza e Mirto.