Futsal Bisceglie, Capursi rimane in sella: “Ho scelto per mia natura la cosa più difficile”

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Sembrava essere cambiato il vento in casa Futsal Bisceglie. Dopo la stagione passata, terminata con la retrocessione in Serie B, l’estate aveva portato, oltre al ripescaggio in A2, un mercato di tutto rispetto. Una situazione che nel giro di pochissimo tempo è nuovamente precipitata.

Le partenze immediate di Buckson e Turek, quella ormai ufficiale di Eli Junior, ed il punto interrogativo che permane sul gruppo dei senior italiani sono la naturale conseguenza dell’ultimo posto nel girone C di Serie A2 dopo sette giornate. A prendere la parola ed a metterci la faccia, come spesso è accaduto in questo biennio, è il tecnico Gianpaolo Capursi, “La società questa estate mi aveva prospettato, tramite garanzie ricevute da sponsor, che avremmo potuto affrontare un campionato di A2 costruendo un roster adeguato alla categoria. Purtroppo però il mondo del dilettantismo è legato a doppia mandata alla disponibilità economica degli sponsor e venendo meno questo elemento, diventa impossibile mantenere una squadra fatta con giocatori di una certa caratura”.

“Dinanzi alla condivisione di questa problematica, io in quanto allenatore”, dichiara il tecnico del Futsal Bisceglie, “mi sono trovato dinanzi ad un bivio. Prendere la strada più facile, quella che tutti mi suggeriscono e cioè lasciare. Oppure percorrere quella più impervia, vale a dire affrontare il prosieguo della stagione con una squadra di italiani con età media bassissima”.

Il tecnico nerazzurro ha sciolto le riserve rimanendo in sella alla panchina biscegliese, “Ho scelto per mia natura la cosa più difficile, ma al tempo stesso più stimolante. A differenza di tanti soloni del futsal, vengo dalla cura dei settori giovanili e non ho mai associato il mio ruolo ad un gruppo che mi desse risultati immediati, bensì all’insegnamento della disciplina. Lascio ad altri la visibilità mediatica”, dichiara Capursi, “con i risultati acquisiti con giocatori che probabilmente nemmeno avrebbero bisogno di allenatori, io mi tengo la mia ‘sporca dozzina’ brutti e perdenti. Riparleremo di questi giocatori fra un paio d’anni”.